Vivere l’altrove
Dott.ssa Elena Carpi
L’autrice
La Dottoressa Elena Carpi si è laureata in lingue all’Università degli Studi di Pisa. È docente di Lingua spagnola presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Pisa, all’interno della quale si occupa di Relazioni Internazionali.
Introduzione
Sono partita per il vasto mondo a 17 anni e si può dire che non sia più tornata indietro, perché, in qualche modo, il mondo mi è entrato dentro e ho continuato a portarlo con me, mi ha dato chiavi di lettura di quello che facevo e vivevo.
Sono partita per studiare, in Francia, in Spagna, in Inghilterra, in tempi in cui il progetto Erasmus era solo un sogno nella mente dei padri dell’Europa.
Spesso i miei studenti mi chiedono con un sorriso dubbioso se è il caso di fare un Erasmus, di partire per un periodo all’estero, di studio o di lavoro.
Le riflessioni che seguono vogliono essere una risposta a chi si chiede se andare, perché, dove, come?
Prima del momento in cui un giovane uomo o donna si chiede se partire e dove andare, c’è tutta la sua giovane vita, 18 o 20 anni in cui è stato allevato dalla propria famiglia, educato, nutrito.
Sarebbe bello che gli fosse stato insegnato a fidarsi di se stesso – e dunque degli altri – a conoscere la differenza tra prudenza e paura, ad essere curioso.
Sarebbe bello che avesse imparato ad esprimere i suoi sentimenti nella sua lingua e anche in una lingua diversa dalla sua, a dire chi è e che cosa vuole.
Se così è stato, il passo successivo, l’aprire la porta su un’esperienza di vita all’estero non sarà difficile, sarà solo un importante passo sul cammino di conoscenza già intrapreso.
Molto spesso però, così non è. Mi trovo a parlare con ragazzi di 20 anni irrigiditi dall’abitudine, accartocciati su se stessi, poco curiosi, spaventati all’idea di abbandonare delle certezze. È a loro che queste righe sono rivolte, per spiegare perché partire, quando e come.