L’esperienza degli altri per crescere
Dott. Biagio Ampola
L’autore
Biagio Ampola si è laureato in Giurisprudenza presso la L.U.M.S.A. di Palermo ed ha frequentato il Master CIBA organizzato dall’Associazione Eraclito 2000.
Ha lavorato un anno in banca ed ha collaborato con due riviste: una nazionale – di cultura, sport, ambiente, tempo libero – e una locale – di società e politica – , per le quali ha scritto periodicamente articoli, interviste e recensioni.
Ha tenuto docenze di “accoglienza e orientamento”, “competenze per la cittadinanza attiva” e “comunicare e interagire con il cliente” presso un ente di formazione professionale, con il quale collabora saltuariamente.
Attualmente collabora con il dipartimento di comunicazione e marketing presso un’azienda toscana e periodicamente scrive degli interventi in un blog di diritto, economia e cultura.
Introduzione
Ci sono molti modi per crescere culturalmente e umanamente e, ovviamente, l’esperienza diretta è la migliore. Non sempre, e non in tutti i campi, è possibile soddisfare il desiderio di arricchirsi e di conoscere il più possibile. Per questo può essere importante sfruttare le esperienze degli altri, trarne qualche vantaggio e nello stesso tempo crearsi un proprio bagaglio con conoscenze indirette e mediate, tratti dai racconti altrui.
“Studia sui libri e impara dalla strada”. Può essere considerata una massima, seppure non è scritta in nessun testo celebre, né enunciata in qualche opera famosa. L’ho sentita recitare in un film americano e, da allora, non l’ho più dimenticata. Di più. Ne ho fatto un motto e lo considero, comunque, un valido consiglio tanto interessante, quanto utile per diverse ragioni.
Conta molto la teoria: leggere e studiare è fondamentale, fornisce le basi e permette di approfondire aspetti importanti per specializzarsi al meglio in questa o quella materia. Ma conta altrettanto – se non di più, in alcuni casi – la pratica: svolgere concretamente un’attività e fare esperienza effettiva in un dato settore permette di arricchirsi personalmente e crescere professionalmente. I libri, dunque, da un lato, e la strada dall’altro.
La teoria e l’esperienza “raccontata” degli altri da una parte, e la pratica diretta sul campo dall’altra.