L’autosservazione
Dott.ssa Maria Cristina Impagnatiello
L’autrice
La Dott.ssa Maria Cristina Impagnatiello è laureata in Lingue e Letterature straniere e in Letterature e Filologie europee presso l’Università degli studi di Pisa. Di origini pugliesi, vive a Pisa da 7 anni. E’ amante della letteratura, in particolare adora i grandi romanzi dell’800 e la letteratura americana del ‘900. Scrive per passione, soprattutto racconti brevi (due dei quali sono stati pubblicati sulla rivista online Giuditta – N°2), e ultimamente si sta dedicando alla stesura di un romanzo.
Introduzione
“Ah, cara Anima coraggiosa…
…Vieni siediti accanto a me un pochino. Ecco, ritagliamoci un po’ di tempo dalle <>. Abbiamo tempo per farle tutte più tardi. Ti posso assicurare che in quel giorno lontano in cui giungeremo alla porta del paradiso non ci verrà chiesto con quanta cura abbiamo spolverato le crepe del marciapiede. Bensì con quanta profondità abbiamo deciso di vivere, e non da quante <> stupidaggini ci siamo fatti seppellire.” (Clarissa Pinkola Estés).
Ognuno ha le sue priorità. Appena mi sveglio, ogni mattina, cerco di programmare con cura tutte le cose da fare, in modo che ogni elemento abbia una sua collocazione temporale, e che a fine giornata non rimanga nulla di svogliatamente dimenticato. E così, giorno dopo giorno, ci dividiamo tra lavoro, affetti e passatempi, cercando di creare il giusto equilibrio tra il dovere e il piacere; e questo non è che il migliore dei casi. Esistono anche giorni in cui siamo talmente sormontati dalle “cose da fare”, che non facciamo nulla in maniera opportuna e soddisfacente, e a sera rimaniamo insoddisfatti e con un senso di vuota incompletezza.
Non sempre si ha voglia di programmare la nostra vita, e c’è qualcosa di comprensibile in questo atteggiamento. Tuttavia esiste un processo che dovrebbe essere una costante nei giorni che viviamo, ovvero i minuti che dedichiamo a noi stessi; non tanto alla cura corporea e culturale, anch’essa senza dubbio importante; ma piuttosto ad una riflessione profonda ed autentica, che scandagli l’immenso fondale che è in noi e ci riveli qualcosa in più sulla nostra reale essenza.