La cultura del Project Management nelle aziende italiane
Dott. Fabio Barbini
La cultura del Project Management nelle aziende italiane. Resistenza al cambiamento ed impatto.
Autore
Il Dott. Fabio Barbini ha oltre ventisei anni di esperienza in grandi società informatiche italiane, quali Olivetti, Olivetti Sanità, DS DATASYSTEMS, TAS/NCH ed altre, dove ha svolto il ruolo di Project Manager e Product Manager
Ha gestito, come responsabile, progetti informatici di Office Automation / Image Processing, Sanità, Sistemi ERP per il settore moda e Sistemi di Pagamento in area Swift Solution. Per TAS/NCH ha progettato l’organizzazione del Software Engineering aziendale ed è stato Quality Manager.
Esperto di Project Management ha svolto attività di docenza e formazione presso il Policlinico Universitario Gemelli di Roma, la Clinica Universitaria di Catania, le Poste Italiane e vari enti locali.
Attualmente è docente di Project Management presso:
– Polo Scientifico e Tecnologico di Livorno ai Master PM e MBA;
– SIAF (Scuola Internazionale di Alta Formazione) di Volterra;
– Delta Progetti 2000 (Gruppo Comdata) di La Spezia;
– Accademia Informatica di Roma;
– Università di Pisa – Facoltà di Economia (seminari).
Collabora con società informatiche del Polo Scientifico e Tecnologico di Pisa (Navacchio) come Project Manager.
A completamento del proprio profilo manageriale ha recentemente conseguito anche il Master in Gestione delle Risorse Umane.
Introduzione
Nella “Scuola di Atene”, il celeberrimo affresco cinquecentesco di Raffaello, sono raffigurati Platone ed Aristotele che discutono dei massimi sistemi del pensiero classico: l’idealismo e il realismo.
Platone che con l’indice indica l’alto, invitando a risalire dal disordine dei fenomeni all’ordine astratto dei concetti, incarna l’idealismo, mentre Aristotele, che con un gesto che può essere inteso come un invito alla cautela, ponendo la mano tesa ed aperta con il palmo rivolto verso il basso, impersona il realismo.
Questa stupenda opera d’arte ci indica che la mediazione tra l’astrazione delle teorie e l’applicazione delle stesse nella realtà operativa è quello che serve all’uomo.
Traslando il concetto possiamo affermare che il Project Management moderno, forse inconsapevolmente, fa sua questa illustre lezione classica proponendo una metodologia che consiste nell’applicazione quotidiana di un insieme di tecniche e teorie accademiche. Quindi, non una teoria astratta e neppure un pragmatico modus operandi, bensì un concreto strumento di lavoro efficace ed efficiente basato su solide fondamenta concettuali.
Il Project Management è la risposta alle sfide della dinamicità e della complessità crescente del mondo imprenditoriale del terzo millennio, dove lavorare a progetto è diventata la norma per moltissime realtà.
Concretamente di cosa stiamo parlando? Secondo il Project Management Institute (PMI) il PM è “l’applicazione di conoscenze, attitudini, tecniche e strumenti alle attività di un progetto al fine di conseguirne gli obiettivi”. Si tratta quindi di un insieme di norme strutturate e fortemente connesse tra loro per la corretta definizione degli obiettivi, per la migliore pianificazione del tempo, delle risorse umane ed economiche, il controllo dei processi e dei costi di un progetto, di qualunque natura e dimensione esso sia.
Tali norme non sono stabilite dalla tecnocrazia, ma dall’evoluzione del mercato e della produzione che diventano sempre di più internazionali ed impongono il raggiungimento di obiettivi plurimi a breve termine, di lavorare per commessa, di soddisfare le richieste esplicite del cliente.
Le aziende che adottano organizzazioni totalmente funzionali sono ormai obsolescenti, eccessivamente burocratizzate, poco efficienti, destinate a scomparire del tutto nei prossimi anni. La tendenza è quindi quella delle organizzazioni matriciali sempre più spinte verso la forma della cosiddetta “matrice forte” o ancora di più verso quella a “progetto” pura.
Le imprese, per poter competere su scala internazionale, devono quindi utilizzare elevati standard di competenze e di organizzazione del lavoro, altrimenti non sopravvivono. E’ inoltre ormai una realtà di fatto che, i clienti che commissionano un progetto, spesso richiedono ai propri fornitori l’esplicita certificazione delle tecniche di Project Management usate per gestirlo.